Valutazione fisioterapica

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valutazione fisioterapica

Cos’è una valutazione fisioterapica ?

La valutazione fisioterapica effettuata dal fisioterapista è la prima tappa del processo riabilitativo al fine di definire se il paziente è idoneo a intraprendere il trattamento.

Come si svolge una valutazione fisioterapica

La valutazione funzionale fisioterapica si compone di 2 momenti:

  1. Anamnesi iniziale, in cui il fisioterapista indaga la storia clinica del paziente sia recente che passata, analizza gli esami strumentali eseguiti e le visite mediche portate in visione.
  2. Esame obiettivo ed esecuzione di test funzionali al fine di individuare la presenza di deficit o movimenti che riproducono il sintomo.
  3. Elaborazione di una diagnosi fisioterapica funzionale, con definizione degli obiettivi, dei tempi riabilitativi e degli strumenti indicati per ogni fase.

Come prenotare una valutazione fisioterapica

Il paziente può prenotare una valutazione fisioterapica sia se in possesso di una richiesta del proprio medico di base o di altro specialista sia in assenza della stessa.
Laddove il paziente non sia in possesso della richiesta medica, sarà competenza del fisioterapista al termine della valutazione indicargli se è opportuno effettuare una visita medico specialistica di approfondimento con eventuali esami strumentali.

Le fasi della valutazione fisioterapica

Anamnesi

La fase di anamnesi è caratterizzata da un colloquio nel quale il fisioterapista raccoglie le informazioni necessarie alla diagnosi fisioterapica, tra cui:

  • Storia medica, inclusi eventuali interventi chirurgici, precedenti infortuni o patologie, allergie o altre condizioni mediche, trattamenti precedentemente effettuati.
  • Sintomi attuali: localizzazione e comparsa, evoluzione nel tempo, intensità, frequenza e il momento della giornata in cui si manifestano e le attività o le posizioni che peggiorano o alleviano i sintomi.
  • Stile di vita: tipologia di attività fisica e frequenza, tipo di attività lavorativa, cambiamenti recenti dello stile di vita,  dieta, abitudini riguardanti il fumo o il consumo di alcol.
  • Obiettivi del trattamento: il fisioterapista chiederà quali sono gli obiettivi attesi dal il trattamento fisioterapico, quali per esempio il sollievo dal dolore, il ripristino della funzione articolare, la prevenzione di lesioni future o il miglioramento delle prestazioni sportive.

Esame obiettivo durante la valutazione fisioterapica

In seguito all’anamnesi, si effettua l’esame obiettivo durante il quale il fisioterapista effettuerà valutazioni su:

  • Postura: valuta la postura e l’allineamento delle articolazioni, osservando il modo in cui il paziente sta seduto, in piedi o si muove in modo spontaneo.
  • Mobilità articolare: misura la mobilità articolare, quantificando con goniometri digitali limitazioni al movimento
  • Forza muscolare: misura la forza muscolare con dinamometri digitali, testando la capacità di resistere alla pressione mentre si eseguono determinati movimenti.
  • Flessibilità: testa la capacità di allungamento dei muscoli.
  • Tono muscolare: rileva zone di possibile eccesso o riduzione del tono.
  • Coordinazione: verifica la capacità del paziente di eseguire movimenti complessi e di coordinare il movimento delle diverse parti del corpo.
  • Sensibilità: valuta la sensibilità tattile, termica, dolorifica.
  • Irritabilità del sistema nervoso periferico: testa tramite specifici test neurodinamici se e quale nervo provoca il sintomo.

Valutazione funzionale

Una parte della visita è di norma dedicata alla valutazione funzionale, durante la quale il fisioterapista esegue una valutazione riguardante:

  • Attività quotidiane: come camminare, salire le scale, lavarsi e vestirsi.
  • Attività lavorative: il fisioterapista valuta la capacità di svolgere le attività lavorative, in particolare in caso di infortunio sul lavoro o di problemi fisici legati ad esso.
  • Performance funzionale: il fisioterapista valuta la capacità di eseguire attività fisiche specifiche, come saltare, correre, girare, cambiare direzione e afferrare oggetti.
  • Attività sportive: il fisioterapista valuta la capacità di svolgere le attività sportive, in modo particolare se si è atleti o se si è subito un infortunio sportivo.
  • Qualità della vita: il fisioterapista valuta il livello di soddisfazione riguardante il modo di vivere attuale e la capacità di svolgere le attività che più piacciono.
  • Equilibrio e coordinazione: il fisioterapista misura la capacità di mantenere l’equilibrio, di coordinare i movimenti e di gestire situazioni impreviste.

Esami diagnostici

In seguito all’anamnesi e alle valutazioni può risultare necessario dover effettuare ulteriori esami per una diagnosi più accurata.

Tra questi troviamo:

  • Radiografie: radiazioni ionizzanti utilizzate per identificare eventuali fratture, deformità o altre anomalie ossee.
  • Ecografia: esame diagnostico che utilizza onde sonore ad alta frequenza per produrre immagini dei tessuti molli come muscoli, tendini e legamenti. Può essere utilizzata per identificare eventuali lesioni tendinee e muscolari o infiammazioni dei tessuti molli.
  • Risonanza magnetica: esame diagnostico che utilizza campi magnetici e onde radio per produrre immagini dettagliate dei tessuti molli e ossei. Può essere utilizzata per identificare eventuali lesioni o infiammazioni dei tessuti molli anche profondi e ossei.
  • Tomografia computerizzata (TAC): esame diagnostico che utilizza raggi X per produrre immagini dettagliate dei tessuti molli e ossei. Può essere utilizzata per identificare eventuali lesioni o infiammazioni e per valutare la funzionalità dei tessuti principalmente ossei.
  • Esami del sangue:  possono essere utilizzati per valutare i livelli di ormoni, enzimi e proteine nel sangue e identificare eventuali anomalie o condizioni mediche che possono influire sulla tua condizione fisica.

Sviluppo di un piano di trattamento

Dopo aver effettuato un accurato accertamento, il fisioterapista discute con il paziente le aspettative e gli obiettivi del trattamento che possono includere:

  • alleviare il dolore muscoloscheletrico,
  • migliorare la mobilità articolare,
  • aumentare la forza muscolare,
  • migliorare la postura,
  • migliorare la coordinazione e l’equilibrio
  • rigenerare laddove possibile il tessuto leso.

Vengono poi decise le tecniche di trattamento più appropriate per la condizione del paziente, che possono includere un percorso di

  • terapie strumentali
  • terapie manuali
  • esercizio terapeutico dosato sul paziente.

Il timing e la pianificazione del percorso riabilitativo vengono condivisi col paziente in base agli obiettivi predefiniti.

Rivalutazione e monitoraggi

Competenza del fisioterapista è monitorare nel tempo le progressioni del piano terapeutico, rivalutando i test iniziali significativi e variando il programma riabilitativo in corso d’opera laddove non si raggiungano gli obiettivi prefissati.

Il lavoro in team con i Medici Specialisti permette di costruire sinergie per la migliore gestione del paziente.

In conclusione

La valutazione fisioterapica rappresenta la fondamentale fase iniziale del processo riabilitativo, svolta con attenzione e competenza da parte del fisioterapista. Attraverso un approccio completo e strutturato, diviso in anamnesi, esame obiettivo e valutazione funzionale, il professionista acquisisce una comprensione approfondita della storia clinica, dei sintomi attuali e dello stile di vita del paziente al fine di proporre un percorso riabilitativo personalizzato, in linea con gli obiettivi perseguibili e le aspettative del paziente.